Un mediano di qualità ed una punta rapida: entrambi giovani e motivati. Si sta muovendo in queste due direzioni il direttore sportivo del Viareggio, Giovanni Dolci, che si trova ancora a Milano per vedere di chiudere altri affari, anche in uscita. Ha le idee chiare, sa che non potrà fare miracoli, ma si sta applicando al meglio per arrivare alla chiusura del mercato, prevista per martedì alle 19, con la certezza di aver ottenuto il massimo dalle trattative invernali. Oggi era stato fatto il nome di Filippo Bianchi, centrocampista classe ’92, di proprità del Novara, come indiziato speciale per vestire la maglia bianconera: “E’ un giocatore di prospettiva e dai piedi buoni, ma non è l’unico che stiamo seguendo – ha affermato Dolci -. Probabilmente è stato accostato al Viareggio perché lo conoscevo già dai tempi del Novara”. Novità in arrivo anche sul fronte attaccanti: “A prescindere dalla partenza o meno di D’Onofrio siamo sulle tracce di una punta veloce che possa dare il cambio a Cesarini: abbiamo in mente qualcosa, ma non vogliamo sbilanciarci”.
E nonostante Dolci abbia già messo a segno ben otto cessioni, il suo operato, in uscita, non finisce qui: “L’idea è quella di cedere uno tra Ranieri e Merlano, mentre a Sorbo vorremmo dare la possibilità di andare in prestito a farsi le ossa, per poi magari tornare più maturo. Licata? Ora che è partito Brighenti, almeno da parte nostra non c’è volontà di lasciarlo andare. Se poi vorrà partire, allora troveremo una sistemazione adeguata”.
Proprio a Nicolò Brighenti, Dolci riserva un messaggio di stima e affetto: “Gli auguro che un giorno possa calcare i più importanti campi della Serie A. Vicenza è una piazza dal grande fascino e per di più è vicina a casa sua. Nicolò merita questa possibilità, non solo per lo spessore calcistico, ma anche per quello umano. All’inizio ero tentato di trattenerlo a Viareggio, poi l’ho chiamato e gli ho detto di salire a Milano per firmare il cotnratto. Non potevo privarlo di questa occasione. Ha dato e ricevuto tanto da Viareggio, qui ha avuto modo di rilanciarsi”.
